Questo impianto permette di soddisfare tutte le più ampie esigenze: dai prodotti base per le strade comunali a quelle provinciali, dalle strade statali alle autostrade, sino a giungere a tutta una gamma di prodotti speciali: drenanti e fonoassorbenti, alto modulo, conglomerati specifici per piste aeroportuali ed autodromi, per linee ferroviarie e canali, ed ai prodotti plastici a freddo.
Capacità produttiva | 360 t/ora |
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Tipo | Discontinuo a torre con hot stock |
Alimentatori inerti | 8 tramogge di carico da 15 mc |
Alimentatori recupero | 2 tramogge di carico da 15 mc |
Tamburo essiccatore | Diametro: 3500 mm - Capacità: 320 t |
Vaglio | 14 selezioni totali suddivise in 6A, 6B e 2 dirette A/B |
Hot stock | 500 t di inerti caldi |
Torre | Altezza: 44.65 m - Peso: 2.900 t |
Mescolatore | 6.000 Kg |
Set filler | 1 da 113 mc - 1 da 87 mc |
Stoccaggio prodotti finiti | 2 Silos da 90 t - 2 Silos da 80 t - Bypass da 20 t - Diretta da 10 t |
Cisterne bitume | 6 da 63 mc |
Le materie prime necessarie alla produzione del conglomerato bituminoso sono stoccate in modo preciso.
Gli aggregati ed il fresato in cumuli specifici, ciascuno identificato per pezzatura, e movimentati a mezzo di pale gommate.
Il bitume è contenuto in apposite cisterne, coibentazione ad alta densità e riscaldate con energia elettrica (9 kW per mantenimento 23 kW per il riscaldo) che portano ai seguenti vantaggi:
I leganti vengono portati in impianto a mezzo di tubazioni anch’esse riscaldate e coibentate.
I filler sono contenuti in sili posti a fianco della torre: uno da 87 mc per il naturale, proveniente dal sistema di abbattimento polveri; uno da 113 mc per il minerale (carbonato di calcio o cemento) ed inviati alle pese a mezzo coclee.
L’alimentazione degli aggregati avviene mediante predosatori, uno per ciascuna delle classi di ogni singolo inerte. I predosatori sono riempiti mediante pala gommata.
Un nastro estrattore scarica gli aggregati prima su di un nastro convogliatore che a sua volta li incanala sul nastro di alimentazione del tamburo essiccatore.
Il riscaldamento e l’essiccazione degli aggregati avviene mediante un forno cilindrico, dotato di palettatura interna per la caduta a pioggia del prodotto.
La sua capacità è di 360 t/h; è alimentato da un bruciatore a gas metano con capacità di 2.400 mc/h così da garantire l’ottimale essiccazione (Δt 180°C) degli inerti grazie allo scambio di calore in controcorrente.
Gli aggregati essiccati, tramite un elevatore a tazze, sono portati alla sommità della torre. Qui vengono immessi in un vaglio vibrante a 12 selezioni, suddivise in 6A e 6B, per un totale di 60 mq di superficie vagliante, che suddivide gli inerti nelle varie classi granulometriche utili alla composizione delle diverse ricette di produzione.
Gli aggregati cosi riselezionati cadono al di sotto e raccolti in scomparti.
Qui si nasconde un’altra particolarità di questo impianto, l’Hot stock, cioè un enorme stoccaggio a caldo degli aggregati, divisi in ben 14 compartimenti, che consente la produzione di conglomerato indipendentemente dalla contestuale essiccazione degli inerti: la sua capacità è di 500 t.
Un sistema di mantenimento della temperature a fon ed il continuo riciclo di aria calda permette di stoccare gli inerti per diversi giorni.
Siamo giunti al cuore dell’impianto. I vari componenti, secondo specifiche e qualificate ricette vengono dosati mediante pesatura su celle di carico elettroniche.
Gli aggregati ed il fresato, per caduta, da ogni singolo scomparto di stoccaggio, i filler a mezzo coclee dai rispettivi sili o dall’elevatore, il bitume da una apposita vasca di dosaggio. A questi, per specifiche produzioni, possono essere aggiunti addittivi e flussanti dosati sia a peso che a volume.
I vari componenti sono immessi nel mescolatore, a bracci contro rotanti, secondo opportune e specifiche sequenze di scarico e vi rimangono sino ad ottenere una miscela di conglomerato bituminoso omogeneo. La sua capacità è di ben 6.000Kg e garantisce una produzione minima di ben 360 t/ora.
Il prodotto viene scaricato in una benna traslante che provvede ad inviarlo negli appositi sili di prodotto finito. Sono quattro, per un totale di 300 mc di asfalto; chiusi con pannellature coibentate ne garantiscono uno stoccaggio ottimale anche per diverse ore.
Il conglomerato conclude il suo ciclo produttivo con lo scarico nei cassoni degli autocarri che lo trasportano nei cantieri per la stesa e la successiva rullatura.
Grande è l’attenzione prestata a tutti quegli aspetti normativi che riguardano la salute pubblica, l’ambiente di lavoro ed il rispetto di tutte le normative di sicurezza e soprattutto di quelle ambientali. Per questo un sistema di aspirazione convoglia tutti i fumi della combustione e le polveri ad un filtro depolveratore.
Il sistema costituito da 704 maniche in feltro Nomex con ben 1179 mq superficie filtrante, abbatte e garantisce, con continui cicli di pulizia, che i fumi immessi in atmosfera siano puliti e rispettosi delle più rigide normative internazionali.
L’impianto, inoltre, ha altre peculiarità:
Una completa cabina comandi gestita attraverso un computer permette di controllare il processo in maniera completamente automatizzato.
I parametri di gestione e le ricette di produzione (mix-design), sono sempre garantiti dall’utilizzo di apparecchiature elettroniche ed elettromeccaniche supportati da sofisticati sistemi di allarme.